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il 26/05/2025

E-commerce su misura vs piattaforme SaaS: una guida tecnica per scegliere consapevolmente

Avviare un e-commerce oggi è facile grazie a piattaforme SaaS come Shopify, Wix o BigCommerce: rapide da implementare, semplici da gestire e con costi contenuti. Ma cosa accade quando il business cresce, le esigenze si moltiplicano e serve un’infrastruttura capace di adattarsi a logiche complesse, performance elevate e integrazioni profonde con l’ecosistema aziendale?

In questi casi entra in gioco l’e-commerce su misura: una soluzione customizzata a livello di stack, architettura e user experience. In questo articolo analizziamo con un approccio tecnico e comparativo i due modelli, mettendo in luce vantaggi, limiti e casi d’uso reali.

 

Architettura e stack: semplicità vs controllo

Le piattaforme SaaS si basano su ambienti chiusi e non modificabili. Shopify, ad esempio, utilizza Liquid come linguaggio di templating e impone vincoli strutturali sia sul frontend che sulle API. Questo si traduce in una buona velocità di setup, ma in un controllo estremamente ridotto su struttura dati, URL, sicurezza, personalizzazione del checkout o gestione del backend.

Al contrario, un e-commerce su misura permette di costruire l’intera architettura software partendo da uno stack moderno – Laravel, Vue.js, PostgreSQL, Redis – e adattarlo esattamente alle esigenze del business. È possibile adottare un approccio Headless, separare i domini applicativi (prodotti, ordini, pagamenti, utenti), strutturare una base dati normalizzata e scalabile, e predisporre sistemi di orchestrazione tramite event bus o code distribuite.

 

SEO e performance: ottimizzazione granulare

Uno degli aspetti più critici per chi lavora sull’organico è il controllo tecnico del SEO. Le piattaforme SaaS offrono opzioni limitate: qualche campo meta, modifiche parziali all’URL e una gestione semplificata dei redirect. Per progetti che puntano sull’internazionalizzazione, la struttura multilingua, i canonical tag o l’implementazione di schema.org, questi limiti si traducono in penalizzazioni reali.

In un progetto custom, invece, l’ottimizzazione SEO è nativamente integrata nell’architettura: rendering server-side, caching intelligente (Redis, Varnish, CDN edge), sitemap dinamiche, gestione avanzata di hreflang e redirect sono implementabili a livello profondo. Questo impatta direttamente anche sulle performance: tempi di risposta sotto i 200ms, FCP ottimizzato, score Lighthouse >90 anche su mobile.

 

Checkout, logiche di business e flussi personalizzati

Il checkout è spesso il cuore dell’esperienza utente. Nelle piattaforme SaaS, è difficile (o impossibile) personalizzarne il flusso senza passare a piani enterprise. Questo vale anche per sconti condizionali, logiche B2B, gestione multi-valuta o modalità di pagamento complesse.

Uno sviluppo su misura consente invece di realizzare logiche promozionali evolute (sconti per quantità, combinazioni di prodotto, campagne multi-step), integrazioni dirette con gateway di pagamento (Stripe, Nexi, PayPal con SDK nativi), checkout in più fasi, carrelli salvati, automazioni post-acquisto. Il flusso può essere costruito attorno al funnel specifico del brand, migliorando la conversione in modo significativo.

 

Integrazione con ERP, CRM e gestionali

In contesti aziendali evoluti, l’e-commerce è solo un nodo in un’infrastruttura più ampia. Le soluzioni SaaS, pur offrendo connettori base, non garantiscono pieno controllo sull’integrazione, soprattutto quando si ha a che fare con sistemi legacy o processi personalizzati.

La soluzione custom permette invece di integrare tramite API REST o GraphQL qualsiasi sistema: ERP come SAP e Odoo, CRM come HubSpot, software logistici, gestionali di magazzino o piattaforme di marketing automation. È possibile gestire sincronizzazioni asincrone, orchestrare import/export tramite job queue, e implementare logiche di fallback o transazioni distribuite in modo sicuro.

 

Quando scegliere l’uno o l’altro?

Per una startup che vuole validare il mercato rapidamente, il SaaS è una scelta sensata. Ma quando le logiche di business diventano complesse, l’e-commerce non può più essere un contenitore rigido: serve un sistema adattivo, scalabile, performante. In questi casi, l’investimento in una piattaforma custom non è solo giustificato, ma necessario per sostenere la crescita e differenziarsi dalla concorrenza.

 

Conclusione

Il vero valore di un e-commerce su misura non è solo nella personalizzazione grafica o funzionale, ma nella capacità di modellare la tecnologia sul business, e non il contrario. È una piattaforma costruita con logiche di dominio, pensata per integrarsi in un ecosistema digitale più ampio, pronta ad evolvere.

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