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il 19/03/2020

L'impatto dell’emergenza covid-19 su acquisti online, social e traffico web

Qual è l’impatto dell’emergenza sanitaria legata al covid-19 sugli acquisti online, social e traffico sui siti web? Mailup, piattaforma di e-mail marketing, ha condiviso uno studio che raccoglie i primi dati legati all’emergenza che l’Italia sta attraversando e che sta modificando le abitudini e i comportamenti di acquisto degli italiani in questo momento in cui vige l’imposizione della distanza sociale.

Gli effetti dell’emergenza covid-19 sul mercato e sui consumi, come si evince da questa prima analisi, sono stati immediati sia nel mondo della comunicazione che nel settore e-commerce. In base ai dati raccolti da Cloudflare, società digital statunitense, che monitora l’andamento del traffico a livello globale, nel periodo che va dal 15 al 20 marzo 2020 il traffico internet nelle regioni del Nord dell’Italia è cresciuto del 30% rispetto al periodo 1-8 gennaio 2020.

Nello stesso periodo l’utilizzo delle app di messagistica è triplicato rispetto ai periodi precedenti, l’utilizzo dei sistemi di streaming video è raddoppiato e l’accesso ai siti di notizie è aumentato fino al +60%.

L’IMPATTO DELL’EMERGENZA COVID-19 SUI SOCIAL

Inutile sottolineare che sin dal primo momento l’emergenza coronavirus ha modificato radicalmente la comunicazione sui canali social di brand e degli influencer. Dalla notizia del primo caso di contagiato da covid-19 in Italia (21 febbraio) fino al 27 febbraio sui social si sono registrate 153 mila conversazioni contenenti le sia la keyword Milano e Coronavirus che hanno generato quasi 5 milioni di interazioni.

La domanda che i social media manager e gli influencer si sono posti è stata “come essere utili in questa situazione?”. Adattando rapidamente la comunicazione e stravolgendo il piano editoriale, è stato necessario reagire a questa nuova e imprevedibile situazione di distanza sociale che ha reso il web il punto di contattato con clienti e utenti.

Le stesse piattaforme social hanno reagito all’emergenza cercando di mettere al riparo gli utenti da pericolose fake-news, contenuti con false affermazioni o teorie del complotto e invitando gli iscritti ad affidarsi a fonti affidabili. Sia Facebook sia Instagram  hanno quindi introdotto delle notifiche che rimandano alle informazioni veicolate dalla World Health Organization, l’agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite specializzata nella sanità pubblica. Il WHO ha inoltre aperto ufficialmente il suo canale TikTok per combattere le fake news sul contagio da covid-19.

Oltre ad aver messo a disposizione degli utenti G Suite gli strumenti per affrontare smart working e e-learning da casa, Google ha per il momento sviluppato negli USA un sito per rispondere alle domande sull’epidemia e un portale su cui eseguire uno screening a distanza (al momento è attivo solo per la Bay Area di San Francisco).

In Italia Microsoft, all’interno del programma di “solidarietà digitale” voluto dal governo, si impegna ad offrire sistemi digitali a supporto della popolazione.

L’IMPATTO DELL’EMERGENZA COVID-19 SULL’E-COMMERCE

É facile dedurre che l’emergenza sanitaria ha modificato, forzatamente, anche le abitudini di acquisto e abbia dato impulso al sistema e-commerce. Secondo i dati Nielsen nella prima settimana di emergenza i prodotti di largo consumo online sono aumentati dell’81%.

Nella settimana tra il 24 febbraio e 1 marzo sono cresciute a doppia cifra anche le vendite della GDO a causa della preoccupazione dei consumatori: +17,8% per i discount e più 14,6% per i supermercati.

La società di ricerche di mercato IRI ha analizzato i primi dati relativi alle vendite online: in uno scenario in cui il canale negli ultimi mesi si era assestato intorno al 40%, durante la prima settimana di emergenza coronavirus si è registrato un aumento del 58,3% delle vendite dei retailer on-line puri e di quelli tradizionali operanti anche nell’e-commerce.

 

 

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