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il 29/07/2015

Nicola Claudio Cellamare, CEO di I-Factory, mentore di VineAway per ARTI Puglia

I- Factory è una web agency che si propone di aiutare le aziende a sfruttare al meglio la rete per migliorare il proprio business. Nata nel 2004 dall’idea imprenditoriale di un giovane barese laureato in informatica, si occupa anche di formazione per il conseguimento dell’ECDL, per l’apprendimento e la scrittura del linguaggio HTML e per la comprensione dei principi di Search Engine Optimization, oggi fondamentali per chi vuole contrastare i grandi colossi aziendali in rete con moderate risorse finanziarie.

Dott. Cellamare, sempre più aziende decidono di puntare sull’e-commerce: il sito web diventa un negozio vero e proprio, abbattendo così notevolmente costi e spese. Come si fa però ad emergere nella giungla del web? Quali sono i principali errori da non commettere?

Dalla pianificazione all’operatività, è fondamentale non trascurare nessuna fase del progetto di crescita di un sito, in particolare di un sito di e-commerce. Il principale errore da non commettere è quello di sottovalutare la fase di pianificazione strategica, ovvero quel processo con il quale si individua il target, si fissano gli obiettivi e si indicano mezzi, strumenti e azioni per raggiungerli. Un’altra fase fondamentale è quella della costruzione del sito: la piattaforma deve essere fortemente personalizzata, di facile utilizzo per tutti gli utenti e realizzata favorendo la Search Engine Optimization (ottimizzazione del motore di ricerca). Per quanto riguarda la fase operativa suggerisco di curare il servizio customer care: essere in grado di fornire una risposta immediata alla clientela è uno dei segreti del successo di un e-commerce.

Le statistiche dimostrano che il trend degli acquisti on line registra una crescita costante. È ormai indispensabile per le aziende puntare su una strategia di vendita online per sopravvivere in un mercato sempre più globale e sempre più competitivo. Quali sono i Paesi leader in questo settore? E L’Italia come si classifica?

I dati parlano chiaro: il mercato e-commerce in Italia, nel 2014, è cresciuto del 16% ed entro la fine del 2015 si prevede una crescita ulteriore del 15% con un fatturato che raggiungerà i 15 miliardi di euro. Anche se siamo lontani dai numeri di Paesi come Inghilterra, Germania e Francia, per restare in Europa, i risultati raggiunti dal mercato e-commerce italiano sono notevoli. I marketplace internazionali, come i più famosi amazon e e-bay, sono oggi considerati gli attori dominanti nel commercio elettronico: dalla loro parte hanno il vantaggio di godere della fiducia degli utenti e di offrire visibilità immediata. Tuttavia non consentono al rivenditore B2B di ottenere buona marginalità: con i nostri clienti elaboriamo soluzioni alternative, costruendo piattaforme di vendita personalizzate che andiamo a promuovere tramite strategie di digital marketing definite in base al settore merceologico e al target definito. I risultati sono incoraggianti e sempre più imprenditori sono pronti a mettersi in gioco, affrontando questa nuova sfida, in un mondo dalle potenzialità praticamente illimitate.

Sempre più spesso si parla di una strategia di digital marketing chiamata remarketing. Di cosa si tratta? Come si articola?

Il remarketing è una strategia di digital marketing che consente di raggiungere gli utenti che hanno già visitato un sito web o una piattaforma e-commerce, mostrando loro annunci personalizzati in base all’interazione col sito e agli interessi dimostrati. Oggi seguire questo tipo di strategia è fondamentale per migliorare l’investimento pubblicitario: il vantaggio assoluto è quello di poter portare il messaggio pubblicitario a un pubblico estremamente profilato e già fortemente interessato al prodotto. Per utilizzare il remarketing nelle campagne digital è necessario aggiungere alle pagine del sito il tag di remarketing, ovvero un breve codice di monitoraggio. Contemporaneamente si creano elenchi di remarketing, ovvero elenchi di visitatori, a seconda di ogni specifica esigenza di targetizzazione. Una volta creati sia i tag che gli elenchi di remarketing, è possibile creare una campagna digital costruita su misura dell’utente e sicuramente efficace dal punto di vista delle conversioni.

In qualità di Mentore affiancherà la start up Wine Away che sta lavorando su una piattaforma web per il monitoraggio di colture vitivinicole. Voi come avete gestito la vostra fase di start up? Quali sono le difficoltà maggiori che avete incontrato?

I-factory è un’azienda sempre in fase di evoluzione in un mondo, quello del web, soggetto alle più rapide trasformazioni: adeguarsi a questi cambiamenti è stata la sfida più grande. L’abbiamo affrontata e questo ci ha portato a crescere e potenziare il know-how aziendale. Oggi continuiamo a lavorare con la stessa passione del primo giorno e le case-history di successo non possono che spronarci a puntare sempre più in alto. Con Wine Away, la start up che andremo ad affiancare, valuteremo punti di forza e aree di miglioramento del progetto, lavoreremo sull’interattività e sulla SEO. In un secondo step studieremo con loro la strategia di web marketing adeguata al settore del vino, mettendo in evidenza le peculiarità della loro business idea.

 

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